mercoledì 11 novembre 2020

Ricomincio da...

 


Un giorno, per caso, mi sono imbattuta in queste parole di Franco Arminio: " Prendi un angolo del tuo paese e fallo sacro, vai a fargli visita quando parti e quando torni".

La sacralità dei luoghi.

Ho sempre voluto credere di non averne uno, per non mettere radice nel posto dove vivo, per la mia smania di voler trovare la felicità altrove ma quest'anno ho imparato due cose:

1) la felicità non si trova, la felicità si crea, giorno dopo giorno...è nel nome: essere fecondo. Le parole non mentono. Si é felici ed essere felici costa fatica, quella fatica di chi fa;

2) c'è un posto nel mio cuore (e in questa parte di mondo) dove, come direbbe Lucio Dalla, tira sempre il vento ma che in realtà è sempre assolato: la casa dei miei nonni paterni. La mia vita è iniziata lì. Le case le fanno le persone, in tutti i sensi. Non è solo una questione di mattoni, pilastri e cemento...è il Natale di tutti gli Affetti. 

Lello Arena in Ricomincio da tre diceva: "Chi parte sa da che cosa fugge ma non sa che cosa cerca". Io sapevo esattamente da cosa fuggivo, ora non so se ho tre cose, come Troisi, da cui ricominciare ma di una cosa sono certa, ricomincio da me.

La foto in alto mi ricorda che in qualche modo ce l'ho fatta. 

Esiste un sentiero in Abruzzo chiamato il "Sentiero del cuore", al termine del quale appare in tutta la sua bellezza il lago di Scanno, dove per un "banale" effetto ottico il lago assume la forma di un cuore. Sono arrivata in cima con tutti i miei macigni emotivi, ho creduto di soffrire di vertigini, mi sono ricordata delle parole di Jovanotti "La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare", le ho ripetute come un mantra, mentre tutto girava intorno a me e le lacrime riempivano i miei occhi. Ho pensato fosse la tristezza del mio vissuto che veniva fuori...ora so che quello che ho provato non era diverso da quello che ha provato Stendhal nel suo gran tour del 1817.

 «Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere.»




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