lunedì 23 novembre 2020

"Come se provassi..."

 



Quando torni a respirare te ne accorgi.

La prima aria che butti fuori dai polmoni ha la forma del sollievo.

In quel momento capisci che, nonostante sia un atto istintivo e automatico necessario per vivere, per molto tempo sei rimasta semplicemente in apnea, tra un senso di colpa e qualcos'altro.

Ha a che fare con il primo passo, quello che non ti porta dove vuoi ma ti toglie da dove sei.

Non senti più il peso sul petto, la pece non avvolge più la tua mente e c'è un barlume negli occhi che ti aiuta a vedere una strada, un sentiero, una via, un ciottolato.

"Guardo la mia vita come al cinema, il protagonista di certo è Dio, così il cattivo oggi sono io...non sento niente, non provo nulla, mi guardo dentro, non mi riconosco e quando volo ogni volta casco..." (Cattivo - The Zen Circus)

Il ritorno a me stessa sicuramente è stato segnato da Ravenna, dove il Mausoleo di Gallia Pacidia, che ha ispirato Cole Porter fino alla creazione di "Night and day", mi ha ricordato che "Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quando più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me",  come direbbe Kant. 

Ma sono tornata davvero a respirare solo giunta ai piedi della cascata San Giovanni, nel Parco Nazionale della Majella. 

La foto in alto è un promemoria, mi ricorda che "la felicità non è una truffa". Il passo successivo.

Io credo che la bellezza salverà davvero il mondo, di certo ha salvato il mio sguardo.



"Non ero io, non eri tu."





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